Mel de la Sciamana
Carmen si svegliò serena, il sogno era talmente vivo che per un attimo fece fatica a focalizzare le cose attorno a lei.
Il sogno era ancora attorno a lei, dentro di lei... sentiva tutta l'energia sprigionata dalle emozioni vissute e neppure per un attimo dubitò che fosse solo sogno....
Rivide la bambina, rinchiusa come un bozzolo nel ventre materno, vide la sue mani a farle scudo contro il rifiuto del suo nascere, i pugni destinati a quel piccolo embrione le fecero male, certo, ma molto meno male che a quella piccola vita già abituata a fare piano per non disturbare.
Il tempo viaggia veloce nei sogni ma non lasciò mai sola la bimba, l'aiutò nei lunghi anni del silenzio, accarezzò le sue lacrime e la incoraggiò a credere in se stessa.
Le regalò il mondo attraverso i libri, gli insegnò a volare lontano su ali fantastiche, non c'erano barriere che potevano fermarle perchè loro erano domande e risposte lanciate nell'infinito.
L'abbracciò e la scosse fino a farle male, gli fece scudo e la sferzò con parole dure fino a che fece breccia dentro di lei.
Gli fece da madre e da padre, da figlia e da sorella e amica fino a che fu sicura che fosse salva.
Salva da se stessa e pronta a vivere la sua vita finalmente!
Nel sogno l'accarezzò piano e per l'ultima volta sciugò le sue lacrime, ora si che poteva svegliarsi, ne era sicura...
finalmente....